Il Mondo e la tecnologia. Da la luce del sole.

La tecnologia oggi, ci permette di comunicare molto più di quanto ci saremmo aspettati, solo alcuni Anni fa.
Un blog lo si può vedere sotto diverse prospettive: come una fredda sequenza di numeri o binari, guardare con scetticismo gli strumenti che Internet ci offre, oppure come un luogo d’incontro, come può esserlo una piazza, un’agorà.
Se tentassimo di usare la fantasia, potremmo immaginare di essere seduti gl'uni di fronte agl'altri annullando la barriera statica ed inespressiva del monitor.
L'Italia è un Paese pieno di storia, bellezza e natura.
Una preziosa pietra d’Europa.
Una splendida terra di confine al contempo senza più confini, peculiarità che la rendono più particolare rispetto ad altre regioni, con i suoi pro contro.








Da:La luce Del sole.

IL modo migliore per realizzare un sogno, è quello di svegliarsi? (Paul Valery)

Quando Paul Valery scriveva questa frase, sicuramente pensava alla vita…sia reale, sia quella che tutti vorremo avere.. Con gioie, dolori, principi, ideali...

L’ interpretazione che potremmo dare a questa frase sua, sarebbe complicata?semplice?Dipende da come la intende ognuno ...
Svegliarsi...Si...aprire gli occhi e guardare il sole, la pioggia, la luce, il buio, non importa, i sogni si realizzano in ogni istante , basta che vivano dentro di noi...

Qualsiasi sogno...quello dell’ amore, di una vita migliore, di un mondo migliore dove l’ amore, i principi e gli ideali esistono, sopravvivono , e vengono applicati da ognuno che crede in essi....
Per realizzare un sogno bisogna essere svegli...Ma in che senso?con gli occhi aperti?
In che senso vorrebbe Valery far passare questo messaggio?

Una interpretazione sarebbe pure questa:SVEGLIARSI...SI...Ma svegliarsi rendendosi conto della cruda realtà intorno a noi...Svegliarsi accorgendosi che il mondo si diminuisce,la gente ha la tendenza di isolarsi, in un continente che nei tempi dei nostri antenati si chiamava il vecchio continente...
Vecchio perché? Forse perché era quello che ha marcato l’ Universo con la sua storia,con le sue idee, le sue scoperte.. Questa madre per noi che si chiama Europa,che tiene sempre in mano la luce, pronta a darla ad ognuno che ne ha bisogno, ma che nessuno ormai glielo chiede, anche perche lei ha perso il suo sorriso...
L’ Europa, questa madre che ci nutriva sempre con il ‘’latte’’della sua cultura dai tempi antichi...Con il cibo dei suoi principi...la madre di Aristotele, si Socrate, d’ Ipocrite...La madre di Descartes, di Voltaire,di Michelangelo, di tutti gli altri.. Poco importa l’ origine...quello che importa e che sono stati figli di questa terra...Figli di una terra comune per tutti.

Perché tutti erano fratelli...Raffaello, Caravaggio, i filosofi, tutti avevano la stessa madre...
E oggi questa madre che ci ha dato la nascita perde piano, piano il suo sorriso...
Perché gliel’ hanno rubato...Gliel’ ha rubato un aspirante, un cosi detto amante che si chiama Universalità...che tende a sostituire questa madre che per secoli ci ha dato la sua luce, e la sua tenerezza...
Noi...i suoi figli, davanti a tutti i pericoli che la minacciano ci dimostriamo deboli...
Perché il modo di vita che ci hanno venduto, che ci hanno imposto, i principi che vengono imposti da lontano, da continenti con recente storia, sono più comodi e più ‘’fast’’cioè veloci...cosi non facciamo fatica ad adattarci, ma pagando il costo della perdita della nostra identità...Una identità desiderata, voluta da tanti altri, ormai senza importanza per noi...
Ci rendiamo conto di quello che significa cultura?di quello che rammenta il nome ’’filosofia’’?da dove vengono tutte queste scienze, da dove vengono tante rivoluzioni intellettuali?Ormai i nomi dei grandi scrittori, di quelli che hanno fatto crescere questo continente, si trovano solo per strada.. sotto il nome di una gran via-e non sempre-si sa chi e la statua della persona che si trova in pezzo ad una piazza, o di chi il nome figura sulla copertina di un libro dimenticato nei cassetti di una vecchia libreria, perché ormai nelle librerie moderne questi libri non vengono richiesti da nessuno, se no da poca gente...

E ritorno a noi.. gli europei.. che ormai consideriamo noi stessi una parte piccola di questo universo senza identità,cittadini di questo mondo.. Si , lo siamo...ma senza identità...solo numeri...Chi di noi si sente orgoglioso quando dice apertamente ’’sono italiano, greco, Francese ’’portando sulle sue spalle nomi pesanti come quelli di Socrate, di Manzoni, di Voltaire?Chi di noi conosce la storia della sua terra, e tutto l’ orgoglio che dovrebbe avere nel suo cuore per essa?
Oppure siamo ciechi davanti a questa Universalità imposta? Schiavi di una ’’fast life ’’vita veloce,basata sulla tecnologia, una tecnologia che tende a sostituire pure i rapporti umani....
Chi e in grado di conoscere che queste rovine che per altri costituiscono solo delle pietre sono state fatte per vari motivi, e che costituivano il progresso della società di quei tempi?Pochi, perché la maggioranza non solo ignora la loro esistenza-e parlo delle generazioni attuali, che non sono affatto responsabili per questo declino -ma anche cerca di sterminare tutto quello che costituisce una testimonianza di quello che eravamo nel passato, e di quello che dovevamo preservare oggi...
E noi...l’ abbiamo tra le mani....e lasciamo tutto perdere come la pioggia che cade e poi diventa solo acqua nera...Perché alcuni ci vogliono cosi...perché non gli conviene la nostra forza....
Noi siamo il destino dell’ Europa...della nostra madre che ci ha dato la vita...Non la lasciamo nelle mani di quelli che vogliono eliminare tutto quello che la compone...
Svegliamoci...per realizzare il sogno di una terra unita, senza pericoli, una terra che ha fatto nascere tante altre, e che tante altre la invidiano............
L'uomo è lo zimbello più facile di sé stesso, perché quello che vuole che sia vero generalmente lo ritiene vero.


Questo Mondo è molto cambiato nel corso degliAnni

La Televisione che parte ha avuto nell’evoluzione delle 
Generazioni?
<b>La televisione e gli italiani:per capire come la nostra televisione è nata che cosa e diventata è perche, occorre andare in biblioteca e cercare due articoli di trent’ anni fa (pressa poco).
Il primo di questi due articoli reca la firma di Paolo Monelli e apparve sul ‘’Tempo’’.Diceva il giornalista-scrittore Paolo Monelli (autore di Le scarpe al sole;Mussolini piccolo borghese):sta arrivando anche da noi la televisione.
E in giro si sente dire:non è il caso di preoccuparsi.
Noi italiani siamo vivaci, indipendenti, individualisti:irriducibilmente ‘’piazzaioli’’.Non abbandoneremo certo le nostre piazze, le nostre strade,le nostre passeggiate per passare la sera davanti a quell’ apparecchio.
Bugie:commentava Monelli.
Noi siamo nati - ma chissà quanto tempo fa-vivaci indipendenti individualisti irreducibili, eccetera.
Non lo siamo più. Siamo dei falsi individualisti;degli
conformisti .
Ci piazzeremo davanti all’apparecchio televisivo e ci staremo quanto tutti gli’altri.
Più di tutti gli altri.
Sono andate cosi le cose?Non sono andate così?Lascio al lettore la facilissima risposta.

Secondo articolo in questione apparve su’’1° punto.
L’ aveva scritto Gennarini un uomo che era appena entrato nella appena nata televisione di Stato, e vi sarebbe rimasto in posizione in comando-a formarla, a dirigerla, caratterizzarla -per i successivi venticinque anni.
Gennarini –uomo estremamente intelligente e colto fervidamente cattolico-aveva capito subito che cosa la televisione poteva essere, che cosa poteva fare.
Non doveva, non poteva nemmeno diventare una cattedra o un pulpito.
Doveva unificare il Paese.
Doveva entrare in comunicazione con quel fono di idee , di umori,di giudizi e di pregiudizi comuni ai quali nessuno sapeva dar voce. Doveva svolgere- a beneficio dell’ Italia sommersa –un compito di intrattenimento e di coesione sociale fra gli italiani. Anche qui non e forse andata cosi, non è questo che accadde?Il nostro Paese si ritrovo riunito intorno a Lascia o raddoppia?al Canzoniere , a Canzonissima...Il nostro popolo , cosi vivace indipendente, individualista eccetera strette al gioco.
Le famiglie si riunirono la sera di fronte, intorno all’ apparecchio televisivo come si erano riunite prima intorno al rosario. Forse per cercarvi le stesse cose.
Qualche santo a cui votarsi-o con cui identificarsi -per avere un po’ di fortuna.
Un Mario Riva, un Mike Bongiorno, in ogni casa. Se fosse bene o male non so.
E oggi?
Oggi siamo alla rottura degli argini, allo sfondamento delle dighe, allo smarrimento del comune senso del pudore.
La previsione di Paolo Monelli si è avverata.
Guardiamo la televisione con la stessa passiva ingordigia degli altri Popoli tanto meno indipendenti, intelligenti,individualisti eccetera di noi.
Il progetto di Pier Emilio Gennarini si è realizzato.
Credo fermamente che le sue previsioni non fossero errate ma siano andate ben oltre.

Questo Mondo è molto cambiato nel corso degl’Anni
La Televisione che parte ha avuto nell’evoluzione delle Generazioni?
<b>

La televisione e gli italiani:per capire come la nostra televisione è nata che cosa e diventata è perche, occorre andare in biblioteca e cercare due articoli di trent’ anni fa (pressa poco).
Il primo di questi due articoli reca la firma di Paolo Monelli e apparve sul ‘’Tempo’’.Diceva il giornalista-scrittore Paolo Monelli (autore di Le scarpe al sole;Mussolini piccolo borghese):sta arrivando anche da noi la televisione.
E in giro si sente dire:non è il caso di preoccuparsi.
Noi italiani siamo vivaci, indipendenti, individualisti:irriducibilmente ‘’piazzaioli’’.Non abbandoneremo certo le nostre piazze, le nostre strade,le nostre passeggiate per passare la sera davanti a quell’ apparecchio.
Bugie:commentava Monelli.
Noi siamo nati - ma chissà quanto tempo fa-vivaci indipendenti individualisti irreducibili, eccetera.
Non lo siamo più. Siamo dei falsi individualisti;degli
conformisti .
Ci piazzeremo davanti all’apparecchio televisivo e ci staremo quanto tutti gli’altri.
Più di tutti gli altri.
Sono andate cosi le cose?Non sono andate così?Lascio al lettore la facilissima risposta.

Secondo articolo in questione apparve su’’1° punto.
L’ aveva scritto Gennarini un uomo che era appena entrato nella appena nata televisione di Stato, e vi sarebbe rimasto in posizione in comando-a formarla, a dirigerla, caratterizzarla -per i successivi venticinque anni.
Gennarini –uomo estremamente intelligente e colto fervidamente cattolico-aveva capito subito che cosa la televisione poteva essere, che cosa poteva fare.
Non doveva, non poteva nemmeno diventare una cattedra o un pulpito.
Doveva unificare il Paese.
Doveva entrare in comunicazione con quel fono di idee , di umori,di giudizi e di pregiudizi comuni ai quali nessuno sapeva dar voce. Doveva svolgere- a beneficio dell’ Italia sommersa –un compito di intrattenimento e di coesione sociale fra gli italiani. Anche qui non e forse andata cosi, non è questo che accadde?Il nostro Paese si ritrovo riunito intorno a Lascia o raddoppia?al Canzoniere , a Canzonissima...Il nostro popolo , cosi vivace indipendente, individualista eccetera strette al gioco.
Le famiglie si riunirono la sera di fronte, intorno all’ apparecchio televisivo come si erano riunite prima intorno al rosario. Forse per cercarvi le stesse cose.
Qualche santo a cui votarsi-o con cui identificarsi -per avere un po’ di fortuna.
Un Mario Riva, un Mike Bongiorno, in ogni casa. Se fosse bene o male non so.
E oggi?
Oggi siamo alla rottura degli argini, allo sfondamento delle dighe, allo smarrimento del comune senso del pudore.
La previsione di Paolo Monelli si è avverata.
Guardiamo la televisione con la stessa passiva ingordigia degli altri Popoli tanto meno indipendenti, intelligenti,individualisti eccetera di noi.
Il progetto di Pier Emilio Gennarini si è realizzato.
Credo fermamente che le sue previsioni non fossero errate ma siano andate ben oltre.



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